Prevenzione cardiovascolare

fattori di rischio

Le patologie cardiovascolari sono alla base di 45-50% della mortalita' globale. Diventa quindi di fondamentale importanza la prevenzione dei fattori di rischio cardiovascolari.

I fattori di rischio sono tutte quelle condizioni (come il diabete mellito, l'ipertensione arteriosa, dislipidemia) e atteggiamenti/comportamenti personali (fumo di sigaretta, sedentarieta' ecc) e fattori ereditarie che alla lunga aumentano la probabilita' di accusare un'evento cardiovascolare (infarto miocardico, ictus cerebri, ischemia acuta arto inferiore ecc). Queste ultime condizioni, se non adeguatamente e tempestivamente curate portano a disabilita' (paralisi, disturbi nel linguaggio ecc), scompenso cardiaco, limitazione nella autonomia di marcia, e fino purtroppo alla morte.

fattori di rischio

Il punto critico che accumuna queste malattie cerebrovascolari e' la placca arteriosclerotica. La placca arteriosclerotica e' un deposito sulla parete delle arterie di materiale costituito sostanzialmente da grasso e tessuto cicatriziale. Con il passare del tempo la placca diventa sempre piu' occludente, e quindi impedisce progressivamente l'arrivo di sangue (e quindi di nutrimenti e ossigeno) agli organi irrorato da quella arteria.

Oltre a una certa percentuale di occlusione, compaiono i sintomi di insufficiente irrorazione dell'organo (ischemia). Se la placca arteriosclerotica si trova a livello di un'arteria che porta sangue all'arto inferiore, compare dolore alla gamba (claudicatio) quando il soggetto camina. Se la placca si trova a livello dell'arteria che porta sangue al cuore (le coronarie), compare dolore al torace (angina) quando la persona fa sforzi. Queste sono sempre disturbi reversibili, quindi compaiono in genere sotto sforzo (camminando, salendo le scale, portando borse della pesa ecc), e regrediscono con il riposo.

Se la placca arteriosclerotica cresce ulteriormente e occlude completamente l'arteria, a livello del cuore si ha un'infarto miocardico e a livello del cervello un'ictus cerebri. Sono condizioni irreversibili, che causano danni di entita' varriabile. Oggi per affrontare l'infarto miocardico e l'ictus cerebri la nostra Azienda Sanitaria (l'AULSS n. 4” Veneto Orientale”) ha messo in piedi una complessa organizzazione con lo scopo di limitare i danni acausati da pazienti che vanno incontro a queste condizioni dramatiche. Il tutto parte dal territorio con l'attivazione del sistema 118 di emergenza con il rapido transporto del paziente direttamente in sala di Emodinamica (UO Cardiologia) e l'immediata disostruzione meccanica della coronaria e impianto di stent nel caso dell'infarto del cuore oppure il transporto in pronto soccorso e la trombolisi (iniezione di farmaci che sciolgono l’ostruzione) nel caso dell’ictus cerebri (UO Neurologia).

Diventa quindi di fondamentale importanza prevenire tutti quei fattori che portano alla formazione e progressione della placca arteriosclerotica. Quali sono questi fattori?

Il fumo di sigaretta. Non ci sono dubbi che chi fuma ha piu' probabilita' di avere un'infarto miocardico, ictus cerebri, arteriopatia obliterante agli arti inferiori ecc. Esiste anche il rischio di tumori maligni (gola, polmone , vescica ecc) e l'enfisema polmonare.

Il diabete mellito. Oltre agli eventi cardiovascolari, crea danni a livello renale e a livello oculare. La gestione puntuale e aggressiva di questa condizione e' di fondamentale importanza. L'attivita' fisica regolare, il calo ponderale, e la dieta equilibrata riducono il rischio di andare incontro a questa condizione, ma questi consigli sono altrettanto importante anche in quelli gia' affetti per impedire la progressione e conseguente comparsa di complicanze (cecita', insufficienza renale, amputazione arto ecc)

L'ipercolesterolemia. Anche qui la prevenzione passa attraverso l'attivita fisica moderata (almeno 20minuti al giorno), una dieta povera di grassi, moderazione del consumo di alcol, e controllo ematochimico annuale del colesterolo totale, trigliceridi e colesterolo HDL.

L'obesita' e la sedentarieta'. Di solito questi due fattori di rischio sono associati. Oltre ad aumentare il rischio di malattie cardiovascolari, aumentano il rischio di diabete mellito (altro fattore di rischio cardiovascolare), dislipidemia (altro fattore di rischio), facilita' a cadute e fratture, algie osteomuscolari multidistrettuale. L'attivita' fisica moderata e la dieta ipocalorica per favorire il calo ponderale ha molteplici benefici.

Familiarita' per infarto miocardico e morte improvvisa in eta' precoce. In queste persone, non potendo modificare la loro storia familiare, si deve agire in maniera aggressiva sui loro fattori di rischio (ove esistono).

Noti difetti genetici che predispongono a malattie cardiovascolari. Anche in queste persone la diagnosi e la correzione dei fattori di rischio deve essere tempestiva oltre a tutte le indagini strumentali atte a scoprire una precoce malattia arteriosclerotica.

Stile di vita sano

Si puo' concludere che una vita sana, libera dal fumo di sigaretta, con una dieta leggera, “verde”, povera di sale, con un consumo limitato di alcol, cafe' e altri stimolanti, una adeguato riposo notturno (sia come qualita' che quantita' del sonno) tiene lontano i fattori di rischio del cuore. L'attivita' fisica aerobica (nuoto, camminata veloce, jogging leggero, cyclette a domicilio, ciclismo su strada, ecc) e' consigliabile. Come e' consigliabile un regolare automisurazione della pressione arteriosa, periodici esami ematochimici di base, e affidarsi soprattutto ai consigli del proprio medico curante per eventuali visite specialistiche e altri esami strumentali con cadenza da concordare in base alla propria storia clinica.